I cittadini veneziani iniziano a lottare per i diritti dei propri figli.
Dopo un lungo, interminabile anno, di didattica a distanza, chiusure intermittenti delle scuole e nessun pensiero rispetto ai bisogni evolutivi dei minori, alcuni genitori del veneziano si iniziano ad unire e a battere per il benessere psico-fisico dei loro figli: per il diritto ad andare a scuola.
Tutto parte da un’iniziativa di una mamma, Cristina Camarda, che decide di creare un gruppo Facebook dal nome “Stavolta non ci stiamo”. Cristina crea il gruppo il 13 marzo 2021 e propone, per il giorno dopo, un momento di ritrovo in Piazza Ferretto a Mestre con l’obbiettivo di chiedere la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado. Propone, inoltre, che ciascun partecipante porti le magliette dei figli affinché rappresentino quanto i bambini e i ragazzi in questo momento non siano visti e ascoltati, quanto siano “invisibili”. L’idea viene accolta da una cinquantina di persone che, il giorno 14 marzo, si riunisce in piazza alle 11.30.
La manifestazione, non autorizzata, si svolge creando un grande cerchio in cui ciò che lega tra loro le persone sono le magliette dei bambini, mentre loro sono i grandi assenti; magliette che, senza i loro proprietari, rimandano un senso di abbandono, di spaesamento e di tristezza… proprio come i vissuti dei bambini privati della scuola, del loro universo relazionale, formativo e pedagogico. All’unisono si grida a gran voce “Giù le mani dalla scuola!” ed è emozionante vedere che molti passanti si uniscono al coro. Le magliette, infine, vengono adagiate a terra e ciascuno ad alta voce urla il nome del minore per cui si è lì.
Il tutto è monitorato dalle forze dell’ordine che lasciano svolgere l’iniziativa fino alla sua conclusione, come se, per un momento tutte le persone della piazza fossero in connessione, fossero, più o meno implicitamente, accomunati da un bene che trascende disposizioni, restrizioni, divieti: il benessere delle future generazioni.
Da questo episodio, partono delle azioni dimostrative fuori dalle scuole chiuse: vengono appese magliette e cartelloni che invocano la riapertura.
Una seconda manifestazione, questa volta autorizzata, dal titolo “Giù i muri, riapriamo tutte le scuole”, è indetta a Venezia di fronte alla stazione Santa Lucia alle ore 11.30 del giorno 20 marzo 2021, gli obbiettivi dell’iniziativa sono: l’apertura delle scuole e la fine della didattica a distanza.
I partecipanti questa volta sono circa 500, tra adulti e bambini.
Si odono diversi interventi, tra cui quello della promotrice della manifestazione svoltasi a Mestre.
Vedere che la partecipazione si è decuplicata nell’arco di una settimana, fa sperare che stia iniziando ad esserci un pensiero critico in merito ad alcune decisioni attuali e che vi sia la consapevolezza della priorità della tutela dei minori e la necessità di cominciare ad attivarsi per garantire loro i diritti necessari per un sano sviluppo fisico e psicologico.
Articolo di Sara Mollame